Le danze tradizionali srilankesi hanno un’origine molto antica, che risale a prima della nascita di Cristo. Si sono sviluppate di pari passo con la religione e la cultura buddista, dando ad ogni movimento un significato sacrale. Tali movenze, applicate a musiche popolari più moderne, hanno creato un ballo affascinante e divertente.
Fiorenza Vanderwert
Classe ’90 mostra sin dai primi anni una spiccata propensione per il ballo, iniziando a muovere i primi passi su musiche Bollywood e musiche Pop.
Il suo percorso inizia come autodidatta del mondo Bollywood/Pop Occidentale, fino all’età di 11 anni quando inizia a frequentare un corso di danze tradizionali dello SriLanka, e dal 2002 entra a far parte della compagnia di danza SriLankese diretta da Ranga Weerakoon e Pradeepa Hettiarachchi.
Nel 2007 supera le selezioni ed entra nell’accademia più prestigiosa in Sri Lanka (la Channa-Upuli performing of arts Accademy). Nel 2008, con la fonda la compagnia Rusiriru, che vanta ad oggi quasi 15 anni di attività. Studia altri stili come il Bharathanatyam e Kathak.
Nel 2006 inizia a studiare Hip Hop e 8 anni dopo si sposta a Firenze, dove scopre hip hop, House, Dancehall, Hip Hop Sperimentale, Foundation, Girlin e Heels. Si affaccia anche al mondo del Vouging e del Waacking. È insegnante presso l’Associazione Arca dal 2012 dove porta avanti corsi sia di Hip Hop che di Danza Srilankese-Bollywood. In entrambi i casi l’obiettivo è quella di dare una duplice formazione al ballerino, formazione coreografica e di freestyle in modo che lo studente abbia modo di esplorare questi due aspetti e abbia più consapevolezza possibile per capire quale è per lui il miglior modo per approcciarsi alla danza. Nel corso “Rusiriru”, il lavoro è impostato principalmente con finalità performative e coreografiche, mentre per l’Hip Hop si svolgono due percorsi paralleli, uno di Foundation dove si pone maggiormente attenzione allo studio delle basi dell’Hip Hop Old School, e uno di Performing of Arts, ovvero studio delle arti performative dove il ballerino viene stimolato all’ascolto musicale e lavoro tecnico sul proprio corpo in modo da arrivare a percepire la lezione e in generale la danza non solo come attività sportiva ma vera e propria arte.